domenica 8 novembre 2015

Consapevolezza


Chi sono io...?
quando scopro qualcosa di nuovo, imparo...
la mia consapevolezza cresce...ma irrimediabilmente...per compiere dei passi in avanti, bisogna affrontare il dolore...e per superarlo...
si perde qualcosa...che per molto tempo, è rimasto nascosto dentro di te...a sussurrare cose bellissime...
Poi...succede che, ad un certo punto...
perdi quella voce...ed è quello il momento, in cui è necessario compiere il prossimo passo in avanti...
verso il vuoto...
verso... il dolore...
Cosa sono io se non insuccessi e fallimenti?
“in trasformazione”è l'unica parola che mi viene a mente per autodefinirmi...e la felicità è come un orizzonte mutevole...
Basta non distogliere lo sguardo...anche se fa male...e continuare ad andare avanti.

martedì 16 giugno 2015

IL NULLA

un giorno, una stella, cadde verso il vuoto...
dove non esiste ne luce, e nemmeno l'oscurità...
la stella non brillando più di luce propria...si chiede
che posto sia questo, e se era ancora una stella, visto che intorno a sè
c'è solo il nulla...
per molto tempo la stella continuò a chiedersi di queste cose finchè un giorno
dopo anni, di vagare inutile in mezzo a questo grande nulla
si stancò di chiederselo...
dopo qualche tempo la stella iniziò a domandarsi che
cosa ci fosse intorno a lei...e se tutto quello che stava vivendo l'avrebbe portata
alla pazzia...
poi smise di porsi anche questa domanda...
e scoraggiata...rimase a lungo nel silenzio...
a un certo punto, la stella, aprì gli occhi...
e sussurrò...
chi sono io?
Da quel momento, sentì una forza vorticosa che la trascinò
fuori dal nulla...
inizialmente pensava fosse qualcosa che la stava portando via da lì...
ma quando fù fuori dalla massa del nulla
si rese conto di aver fatto tutto da se...
e che non si era mossa lei, ma era il nulla ad essersene andato...
quando si guardò la stella...non era più...
stella...
ma un grande e bel pianeta color lapislazzolo...
la felicità nel vedersi così
la travolgeva...
prima piccola stella...ora pianeta...
a quel punto volse il suo pensiero al nulla
e lo ringraziò, per averle fatto capire ciò per cui era arrivata lì
“a te nulla, dedico questo momento di silenzio, poiché tu con la tua assenza, mi hai dato la forza di maturare, e di rinascere con più potenza”